Negli impianti per l’offshore petrolifero situati in mare aperto e più in generale in tutte le installazioni per il trasferimento e lo stoccaggio di idrocarburi, comprese le varie fasi di carico-scarico delle petroliere, gli standard di sicurezza sono il massimo e l’attenzione per l’ambiente è d’obbligo. Per questo anche i sistemi di galleggiamento vengono scelti dalle compagnie petrolifere con la massima cura e devono rispettare i più rigidi ed elevati criteri per garantire la sicurezza dei costosi impianti FSO (Floating, storage and offloading), FPSO (Floating, production, storage and offloading) e i nuovissimi FDPSO (Floating, drilling, production, storage and offloading).
Tra i clienti di Resinex ci sono naturalmente da sempre le principali compagnie attive nel settore degli idrocarburi. Una fornitura importante è quella effettuata da Resinex per la società tunisina Pireco, alla quale la nostra azienda ha consegnato l’intero sistema delle segnalazioni marittime (Pharos Marine) per la piattaforma El Bibane situata al largo delle coste dello Stato nordafricano. Si tratta di cinque fanali che riproducono la lettera Morse “U” (++-) e di un nautifono che ripete lo stesso segnale con il sonoro. Il tutto controllato da un quadro di comando centralizzato.
La segnaletica, luminosa ed acustica, è del tipo studiato e testato per l’impiego nelle zone pericolose dove si estraggono gli idrocarburi. Si tratta di materiale resistente alle alte temperature e funzionante in modo completamente automatizzato sia per gli impianti principali sia per quelli di riserva. Il tutto in base alla normativa Imo e alle raccomandazioni Aism-Iala.
Sempre nel campo petrolifero, 50 galleggianti Resinex modello tie-in (studiati apposta con un incavo per il sostegno delle tubazioni e testati per l’impiego fino a 150 metri di profondità), e 40 arrow per il taglio a distanza dei cavi sono stati consegnati a Saipem per il progetto egiziano Denise. Si tratta della posa di una condotta da 32 pollici per collegare l’impianto di trattamento dal gas di El-Gamil con una piattaforma situata nel giacimento gas Denise Pliocene, circa 60 chilometri al largo della costa egiziana a una profondità d’acqua di circa 85 metri.
La Sonlis, società della logistica di Sonangol, la compagnia petrolifera di Stato dell’Angola, e la Sbm Imodco hanno acquistato da Resinex altre boe elastiche di supporto destinate agli impianti africani.
Anche la società Sonsub del gruppo Saipem, specializzata in esplorazioni marittime e proprietaria di navi e di ROV (Remotely Operated Vehicles) usa prodotti Resinex per i sistemi di galleggiamento della sua macchina per il taglio dei tubi impiegata in profondità e senza equipaggio (DWCM).
Ma Resinex non fornisce solo boe in materiale plastico: per i clienti abituati a prodotti più tradizionali vengono fabbricati anche grandi galleggianti in acciaio, come quello che la Chevron ha inviato in un proprio impianto africano, in grado di assicurare 15 tonnellate di spinta netta.