Sono galleggianti di superficie molto affidabili e leggeri, inventati da Resinex per le basse profondità e definiti in gergo “a coppella”. Vengono stampati in polietilene rotazionale e presentano una doppia sede per il passaggio del tubo. Gli addetti ai lavori li considerano perfetti per posizionare le linee, utilizzando piccoli natanti speciali, in acque particolarmente basse. Proprio come quelle del Mar Caspio, dove Saipem (www.saipem.it) sta lavorando per conto dell’Agip KCO al megacontratto per uno dei più importanti giacimenti di gas e petrolio attualmente in fase di sviluppo nel mondo, quello di Kashagan.
Situato circa 75 chilometri a Sud Est di Atyrau, Kashagan è stato scoperto nel 2000 e le sue riserve, stimate oltre i 50 milioni di barili, sono comparabili a quelle dei più grandi campi sauditi. Nel 2001 il gruppo Eni è stato nominato dal governo del Kazakhistan “operatore unico” per il nuovo campo. Resinex ha consegnato i galleggianti alla Fratelli Righini di Ravenna (www.righiniravenna.it), che ha appena completato la fornitura di un impianto progettato per il trasporto, la posa e l’interramento in mare di una tubazione lunga circa 8 chilometri.
Questa condotta sarà realizzata da Saipem nella regione Nord-Est del Mar Caspio e collegherà alla terra ferma il giacimento. Le acque, poco profonde, rendono il progetto ancora più complicato e per questo sono state commissionate le innovative imbarcazioni a scafo piatto per raggiungere i pozzi e costruire speciali isole di perforazione offshore.